Concerto dedicato a Fonte Avellana

17.06.2023

"...in quel loco fu' io Pietro Damiano..."

Concerto dedicato a Fonte Avellana, con musiche del M° Padre Albino Varotti (1925-2018) eseguite dal M° Franco Santini all'organo storico Angelo Morettini e con la partecipazione del Coro Polifonico G. Giovannini diretto dal M° Massimo Sabbatini.

Organizzato dal Rotary Club Urbino in collaborazione con il Rotary Club Cagli Terra Catria e Nerone, Club ospitante.


Estratto video .....

Alcune foto della serata.....

PROGRAMMA

- Preludio e Fuga in Re minore

- Suite Fonte Avellana Le campane di Fonte Avellana / Nella penombra della cripta/Invocazione alla Martire  Vittoria/Bimbi all'altare di Sant'Albertino/"...viene ad orecchia dolce armonia da organo..." (Par. Canto XVII) / "...in quel loco fu' io Pietro Damiano... (Par. Canto XXI)/ "...la gloria di Colui che tutto move... (Par. Canto I)

- Intonazione e antifona "Cumque ascendisset" (dal Codice Nn di Fonte Avellana)

- O Miseratrix. Sequentia Sancti Petri Damiani in honorem Mariae Virginis

- Sonata per organo (sereno, amabile, giulivo)

- Partite sopra Ostia Pura

- Inno a San Pier Damiani

Padre Albino Varotti, Accademico Filarmonico di Bologna, membro del Consiglio direttivo dell'AMIS (Antiquae Musicae Italicae Studiosi) ha ricoperto l'incarico di docente di armonia e contrappunto presso il Conservatorio L. Cherubini di Firenze. Fra le composizioni di maggior pregio le opere liriche Matutino Assisano e Dante in S.Croce, gli Oratori Rufinus Martir, Sanctus Franciscus, Matutino Serafico e il poema lirico Laudes Italiae.

Delle numerose composizioni di carattere religioso ricordiamo quelle dedicate a Fonte Avellana : Oratorio San Pier Damiani, eseguito nella Basilica dei Frari a Venezia, il poema dell'Eremo Fonte Avellana, dedicato alla memoria del Priore Don Ramiro Merloni, oltre ai brani citati nel programma.

Cumque ascendisset, è una antifona in canto gregoriano del Codice Nn dell'Eremo di S.Croce di Fonte Avellana, nato dal sodalizio prezioso tra Guido d'Arezzo e Pier Damiani. Quest'ultimo stava strutturando la liturgia della comunità avellanita, liturgia che avrebbe nutrito la comunità dell'Eremo fino al concilio di Trento. Poeta e scrittore fecondo egli trovò in Guido un ottimo collaboratore, per rivestire di musica i suoi testi.

Suite Fonte Avellana, composizione inedita dell'Autore, è un omaggio al millenario Monastero, cantato da Dante Alighieri nel Paradiso. La suite si apre con le campane di Fonte Avellana che ci invitano alla preghiera nella penombra della cripta. Segue una invocazione alla Martire Vittoria ed un andante "garrulo" che descrive i bimbi all'altare di Sant'Albertino. Gli ultimi tre brani sono tratti da alcuni canti del Paradiso di Dante. "...viene ad orecchia dolce armonia da organo ..." (Canto XVII )è un brano mistico in cui si evoca la visione beata della Gerusalemme Celeste. Estatico è il secondo brano "...in quel loco fu'io Pietro Damiano...", in cui viene citato l'inno di S. Giovanni { ut queant laxis ) da cui Guido Monaco trasse i nomi delle note musicali e la melodia del codice Nn ( dulce lignum ) dedicata all'esaltazione della Santa Croce. La suite termina con "...la gloria di Colui che tutto move..." (Canto I ), un inno trionfale al Creatore dell'universo, a cui va la gloria e l'onore.

O Miseratrix , sequentia Sancti Petri Damiani in honorem Beatae Mariae Virginis, coro a quattro voci dispari e organo, è una supplica alla Vergine : "Concedici di non soccombere di peste e d'ira. Le tetre nubi tornino chiare e s'acquetino i fulmini atroci"

"O del Catria fiore odoroso"è un inno a San Pier Damiani composto in occasione del IX centenario della morte del Santo, dottore della Chiesa e astro fulgente contro il mondo corrotto e bugiardo: " Deh ritorna e al gregge di Cristo grida pace, concordia ed amore".

Preludio e fuga in re min e Sonata per organo evidenziano la perizia contrappuntistica dell'autore.

Partite sopra Ostia Pura sono una serie di variazioni sul tema , che commentano la melodia di L.Perosi : Ostia pura di salvezza , via e porta del cielo.

Franco Santini

E' diplomato in Organo e Composizione Organistica al Conservatorio "A.Boito" di Parma, dove ha anche intrapreso gli studi di Composizione e Direzione d'Orchestra.

Al Conservatorio "G.Verdi" di Milano si è diplomato in Clavicembalo e ha conseguito il Diploma Accademico di II° livello in Maestro al Cembalo ed il Diploma Accademico di Ulivello in Organo, con il massimo dei voti, E' organista presso l'Abbazia di Santa Maria Bianca della Misericordia in Milano, collabora con l'Orchestra Filomusica e con diverse formazioni strumentali e vocali.

Ha inciso le parti organistiche de "Il Codice Nn di Fonte Avellana" (secolo XI), i "Responsori per la Settimana Santa" di Natale Pelicci (1845), i "Nuovi Fiori" di Alberto Azzarelli (2001), mentre, nella doppia veste di direttore e organista, ha inciso con l'Ensemble Quadrivium la "Missa et Mottecta Borromea" di Costanzo Antenati (1603) e la "Vespertina Psalmodia" di Petrus Calliensis (1599), E' laureato in Medicina e Chirurgia, specialista in Anestesia e Rianimazione ed in Farmacologia Clinica.

"Coro polifonico G. Giovannini"

Il coro nasce nel 1974 a sole voci maschili su spontanea iniziativa di alcuni appassionati della musica, Nel 1975 il Maestro Giorgio Giovannini introduce le voci femminili e di qui l'avvio alla preparazione di brani più complessi a 4 e 5 voci. La costante applicazione per svolgere un'attività musicale sempre più valida, ha rappresentato, unitamente ai vincoli di amicizia esistenti tra i coristi, un motivo di unione e crescita insieme. Il coro si dedica particolarmente alla polifonia classica rinascimentale, lasciando spazio anche alla musica Popolare e folcloristica sia nazionale sia estera. Ha partecipato ad importanti rassegne ed incontri nazionali ed internazionali. Dal 2006 il coro, con l'Orchestra "I Cameristi del Montefeltro", ha affrontato il repertorio oratoriale eseguendo numerosi concerti nell'entroterra pesarese presentando brani di A. Vivaldi, W.A, Mozart, M.A, Charpentier, G. Faurè, L. Perosi, }.S. Bach.

Dalla primavera del 2003 il coro è diretto dal Maestro Massimo Sabbatini.